A partire da luglio 2020, il prezzo del legname per la costruzione di pallet è nettamente aumentato. Ma quali sono i fattori che hanno portato a questa spiacevole situazione?
I fattori che hanno inciso sull'aumento del prezzo del legname
Negli Stati Uniti la domanda di legname è progressivamente aumentata rispetto alla disponibilità effettiva di materia prima, così per sopperire all’aumento della produzione interna americana, in soli 3 mesi i prezzi sono raddoppiati. Inoltre, ad aggravare la situazione, la fornitura di legname sudamericano agli Stati Uniti è stata interrotta.
Inoltre, nel giro dei primi 5 mesi del 2020 la produzione di legname in Canada è diminuita ben del 13%. Di fronte a questo panorama e con il successivo diffondersi della pandemia in Europa, i principali fornitori di legno europei, quali Germania, Austria e Scandinavia, hanno iniziato a guardare con forte interesse il mercato americano e, soprattutto, quello asiatico, ma senza incrementare la propria produzione.
In Europa, un altro complice del rialzo del prezzo è stato il fenomeno Brexit: l'uscita dall'UE da parte del Regno Unito lo scorso 31 dicembre ha complicato e ritardato il transito dei container e delle merci. A tutto ciò, le nuove disposizioni anti Covid-19, per quanto concerne il trasporto di legname tramite container, hanno causato difficoltà negli approvvigionamenti a livello globale.
Infine, anche il settore edile ha gravato, non poco, sull’aumento del prezzo del legname. La sempre maggiore richiesta di abitazioni a basso impatto ambientale sta infatti portando ad un incremento di fabbricati in legno: oggigiorno ben il 7,2% delle richieste edilizie viene soddisfatta proprio dai prodotti in legno. Un numero impensabile fino a pochi anni fa.
Cosa aspettarsi per questo 2021?
Questa situazione si ripercuote su tutti i settori del legno, incluso quello dei pallet e degli imballaggi. Secondo alcune statistiche, anche per il 2021 è previsto un forte aumento dei prezzi, con il rischio per le imprese di non riuscire più ad approvvigionarsi del materiale necessario per la produzione e a soddisfare di conseguenza le richieste dei propri clienti. Tra questi vi sono le GDO e le case farmaceutiche, che proprio da inizio pandemia, sono state le due categorie che non si sono mai fermate, in qualità di produttori di beni essenziali che viaggiano sopra i pallet.
Al momento, nemmeno il mercato locale può offrire maggiore sicurezza, dato il fermo imposto ai nostri boscaioli a seguito delle disposizioni previste dai DPCM. Inoltre, anche la disponibilità di legname raccolto a seguito della tempesta Vaia è ormai terminata. Come si evolverà la situazione, al momento non è possibile saperlo: l’unico aspetto che può consolarci in qualche modo riguarda il legno, materiale riciclabile e facilmente riparabile, che è e rimarrà la scelta più ecologica, economica e sostenibile per la produzione di pallet e imballaggi per il trasporto.