L'impatto che l'uomo ha sull'ambiente sta avendo degli effetti davvero sconvolgenti. Di fatto, l'aumento dei consumi a seguito del progresso economico ha portato ad una crescita esponenziale dei rifiuti, con effetti anche gravi sia per l'ambiente che per la nostra salute. Affinché le cose migliorino, il cambiamento deve iniziare da ognuno di noi attraverso un corretto riciclo degli imballaggi. Eseguendo una corretta raccolta differenziata si darà nuova vita ai rifiuti, facendo del bene sia all'ambiente che all'economia.
Numeri in crescita per il riciclo di imballaggi
Nel 2019, grazie al riciclo degli imballaggi in plastica, sono state risparmiate 433mila tonnellate di materia prima vergine, 8.973 GWh di energia primaria, 877mila tonnellate di emissioni di Co2 equivalenti. Il Conai, Consorzio Nazionale Imballaggi, ha fatto un primo bilancio del 2020, un anno complesso, segnato dall’incertezza e condizionato dall’emergenza sanitaria. Nonostante vi sia stata una diminuzione degli imballaggi immessi sul mercato pari al 7% (un milione di tonnellate di packaging in meno), il riciclo è aumentato dell’1%, passando dal 70% nel 2019, al 71% nel 2020.
Dunque, a quanto pare, la pandemia non ha frenato la filiera del riciclo degli imballaggi in Italia. Infatti, già nel primo quadrimestre del 2020, era stata scongiurata un’emergenza rifiuti grazie ad un’efficace collaborazione con i gestori, gli impianti, le istituzioni e il sistema consortile e adottando un piano di intervento che aveva portato a un aumento temporaneo dei limiti di stoccaggio. Anche durante i primi mesi dell’esplosione della pandemia, i ritiri dei rifiuti di imballaggio da raccolta urbana non sono mai stati interrotti.
Più imballaggi come difesa contro il Covid
Causa scatenante di questo fenomeno è stato l’incremento degli acquisti di prodotti imballati all’interno del settore alimentare e farmaceutico. Il lockdown di marzo 2020 ha prodotto importanti modifiche nei comportamenti dei consumatori, i quali hanno privilegiato l’acquisto di generi alimentari imballati, incrementato gli acquisiti online e di cibo da asporto. Nel 2020, la percentuale degli imballaggi riciclati è stata del 53%, mentre l’anno precedente era del 50%; secondo gli obiettivi imposti dall’Unione Europea, l’Italia dovrebbe raggiungere il 65% di imballaggi riciclati entro il 2025.
Lo stesso Conai fa una previsione per il 2021: in relazione all’andamento della situazione sanitaria non in peggioramento, nel corso di quest’anno dovrebbero esserci nuovi miglioramenti nei risultati. È atteso infatti un incremento dell’immesso al consumo di imballaggi destinati al riciclo, che entro il 2021 dovrebbero arrivare al 71,4%. Quindi possiamo aspettarci una chiusura del 2021 con quasi 9 milioni e mezzo di tonnellate di packaging riciclate.
Eco design per un riciclo di imballaggi ancor più sostenibile
A proposito di packaging, eco design e sostenibilità rappresentano al giorno d’oggi le nuove caratteristiche richieste agli imballaggi. Dunque, devono avere un design che ne assicuri la riciclabilità o la compostabilità, le materie prime adoperate dovranno essere ridotte assicurando l’impiego di materiale riciclato. Negli ultimi anni, a seguito dell’introduzione di nuove leggi a livello europeo che incentivano l’evoluzione sostenibile del packaging, le stesse aziende si stanno orientando verso soluzioni sempre più innovative. Il pack deve proteggere il prodotto e custodirlo durante il trasporto favorendone di conseguenza la conservazione ottimale, ma nel momento in cui viene posizionato sullo scaffale ciò influirà sulla percezione del brand e sulla scelta d’acquisto di ogni consumatore.