Se osserviamo da vicino il tronco di un albero, potremo notare le sezioni che lo compongono.
Il legno è pur sempre inizialmente un albero, dunque un materiale vivo, e attraverso il taglio se ne esprimono le caratteristiche. L’ abbattimento avviene generalmente nella stagione invernale, quando l’attività vegetativa è minima. Il tronco viene tagliato con motoseghe alla base.
I tagli del legno stagionato vengono classificati sulla base della loro collocazione, ovvero all’area della sezione del tronco da cui viene ricavato l’asse.
Taglio a cuore vivo: questo taglio (chiamato anche taglio con cuore) incide il tronco nella parte centrale, e coinvolge soltanto il cuore del tronco stesso. Grazie al taglio con cuore vengono mantenuti gli equilibri tensionali interni al tronco stesso; tutto ciò rende il legno stabile e solido. Bisogna prestare attenzione alle fessure radiali che si sono formate in fase di stagionatura: infatti, se sono eccessivamente marcate, possono compromettere la stabilità dell’elemento, e di conseguenza renderlo inidoneo in ambito edilizio.
Taglio a mezzo cuore: questa tipologia di taglio è eccentrico rispetto al centro del tronco; dunque tende ad accogliere una parte significativa del cuore, ma sconfinando verso le zone più esterne. Il principale vantaggio di questo taglio consiste nell’evitare fessure radiali più marcate che solitamente si vengono a creare nella parte centrale del tronco. La presenza di porzioni di strati esterni può creare fenomeni di imbarcamento, ovvero una deformazione del legno causata dall’umidità.
Taglio fuori cuore: si tratta di un taglio laterale rispetto ai bordi della sezione del tronco; va a sfiorare questi ultimi e coinvolge una porzione più grande di strati esterni che di cuore. Ciò riduce l’eventualità di imbattersi in fessurazioni, aumentando invece la probabilità che l’asse presenti difetti di imbarcamento.
Naturalmente, ogni tronco di legno ha la sua storia e le categorie di taglio appena descritte hanno soltanto un valore indicativo. Chi lavora strutture in legno sa bene che, per stabilire con assoluta sicurezza il punto corretto dove eseguire il taglio, è necessario sottoporre il tronco ad un’analisi preliminare, adottando degli strumenti ad hoc per tale operazione.
La fase di segagione o segatura del tronco è altrettanto determinante. A seconda della dimensione e della qualità del tronco infatti, è possibile ricavare diverse tipologie di tavolame, ciascuna adeguata a specifiche destinazioni d’uso. Inoltre non esistono scarti: il tronco viene utilizzato in ogni sua parte. Ogni sistema di segatura prevede tagli e rotazioni del tronco ben precise, al fine di ottenere la massima resa produttiva senza sprechi.
Più un tronco risulta essere sano, con pochissimi nodi e spaccature, maggiore è la percentuale di tavolame che è possibile ottenere. La corteccia recuperata viene impiegata come componente di pannelli di fibra oppure come combustibile, mentre tutti i residui ricavati dalla rifilatura delle tavole vengono sminuzzati e riutilizzati per la produzione di pasta di legno nell’industria.
Ruotando il tronco e procedendo con la segatura, viene tagliato un lato per volta. Viene inizialmente segata la parte inferiore dalla quale vengono ricavate 6 tavole di alta qualità. Viene tagliato il lato destro da cui vengono ricavate due tavole e un pezzo più spesso, trasformato in tavole di piccole dimensioni. Dal terzo lato vengono ottenute più tavole, mentre l’ultima parte viene trasformata in una tavola di grandi dimensioni. Il cuore del tronco viene trasformato in legname per strutture e ridotto in travi di 10 cm.
Esempi di segagione di tronchi grandi – fonte: dartalegno.com
I tronchi di piccole dimensioni vengono fatti passare con un unico movimento attraverso delle seghe nastro o delle seghe circolari per essere trasformati in segati standard di 5 o 10 cm di spessore. Questi vengono successivamente piallati e ridotti in tavole da 5X10 e 5X15 cm.
Come già anticipato, il tronco è utilizzato in ogni sua parte. Dagli scarti di lavorazione del legno infatti vengono ottenuti i legni artificiali. È possibile distinguere diverse tipologie di legno artificiale:
Ognuna delle fasi volte alla produzione di legno e legname, dall’analisi preliminare alla segatura del tronco, è importante e fondamentale per la realizzazione di prodotti resistenti e di qualità, anche nella produzione di pallet in legno.